Il 29 maggio 2024, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il DL denominato “salva casa” che apporta alcune modifiche al Testo Unico dell’Edilizia 380/2001. Tale decreto deve essere convertito in legge nei successivi 60 gg. L’idea del governo è quella di introdurre semplificazioni sulle procedure per sanatorie di “piccola entità”. Erroneamente qualcuno lo considera un “condono edilizio”, ma così non è.
Si tratta, appunto, della semplificazione di alcune procedure, tipo l’eliminazione della doppia conformità in fase di sanatoria; purtroppo è difficile dare un giudizio, visto che già dal giorno della pubblicazione, i vari ministri e deputati, hanno già ipotizzato delle modifiche durante il percorso di conversione. Per una valutazione sull’effettiva efficacia dovremo attendere agosto post approvazione definitiva.
Posso segnalare però alcuni elementi di perplessità: la prima, la diversa tolleranza costruttiva in base alla dimensione dell’immobile che creerà sicuramente delle interpretazioni variegate; la seconda, il costo delle sanatorie anche per interventi minimi: varrà la regola dei 1000 euro a cui siamo abituati? o prevarrà il calcolo sulla sanzione pari al doppio del valore che la difformità ha portato? Terza considerazione, la data dell’abuso che diventa responsabilità (penale) del professionista e non di chi ha realizzato la difformità. Difficile capire questo punto. Così come il perdurante silenzio degli ordini professionali.